Surly Ghost Grappler

Dopo mesi di ritardi (quasi un anno per colpa della pandemia) è finalmente uscita allo scoperto la nuova Surly Ghost Grappler, una bicicletta completamente nuova, che da una parte sostituisce l’ECR non più in produzione e dall’altra rappresenta una novità assoluta nel panorama delle Drop Bar.

La Surly Ghost Grappler infatti ha caratteristiche uniche, assomiglia molto più ad una Mtb convertita in Drop Bar, come molti fanno riciclando telai degli anni 90 in riusciti progetti Monstercross, che ad una contemporanea emula della Salsa Fargo. Ed è proprio in questo modo che la Ghost Grappler è stata progettata, partendo dalla posizione del manubrio. Nello specifico il nuovo Corner Bar di Surly applicato ai telai Mtb, come il Karate Monkey e il Krampus, dalla posizioni della presa di questo manubrio è stato progettato il telaio, che quindi ha uno Stack molto alto, un Reach altrettanto lungo, cose che rendono lo spazio all’interno del triangolo anteriore enorme per poter usare borse oversize. Ad un anteriore molto allungato si accoppiano un carro estremamente corto (425 mm) e una forcella altrettanto bassa (420 mm), che garantisce un Trail generoso, per una stabilità, anche a pieno carico straordinaria.

Insomma abbiamo caratteristiche uniche e, come sempre in casa Surly pensate molto attentamente per ottenere un risultato molto interessante. Le quote geometriche, angolo sterzo da 69,5 gradi e piantone da 73 gradi, abbinate a ruote da 27,5 fino a 2.8 oppure 29 fino a 2.2 (nel telaio arretrando al massimo il forcellino orizzontale passano anche delle 2.5), rendono la GG capace di affrontare terreni molto tecnici, Trail in montagna con i bagagli e sentieri da Mtb senza nessun timore.

Telaio e forcella sono in acciaio protetto da cataforesi anche internamente, le ruote sono Boost (110 davanti e 148 dietro, ma grazie alla spaziatura da 145 mm compatibile anche con il 142 perno passante), il limite per i dischi è di ben 203 mm in modo da fermarsi anche con bagagli in eccesso, e il tubo sella da 30,9 permette l’utilizzo di un reggisella telescopico con passaggio guaina interno.

Come da tradizione Surly anche il Ghost Grappler ha una serie di attacchi infinita: portapacchi anteriore e posteriore, parafanghi, tripli attacchi sia sopra che sotto il diagonale e anche su entrambi gli steli della forcella, in aggiunta anche doppi attacchi sui pendenti posteriori, che garantiscono una capacità complessiva fino a 7 portaborraccia!

Un approfondimento a parte merita la nuova forcella Surly Dinner Fork, che in aftermarket costerà 199 dollari, e ha caratteristiche uniche, ovvero, altezza 420 mm e rake da 50, tubo sterzo dritto da 1 1/8 lungo 350 mm, peso 1,250 gr, passo 110 mm e attacchi tripli e per portapacchi e parafango. Le due caratteristiche che saltano all’occhio sono che la lunghezza non è Suspension Correct e quindi non è compatibile con altre forcelle da fuoristrada e la serie sterzo non oversize che rende l’avantremo molto meno rigido e più comodo nei viaggi. L’assetto a terra della Ghost Grappler, complici anche le ruote da 27,5 più basse è molto stabile e preciso nella guida in fuosistrada, da vera mangiatrice di double e single track.

 

4 Responses
  1. Gabriele

    Buongiorno
    La Ghost grappler per chi può permettersi una sola bici può spaziare dal gravel a giri tipo Tuscany Trail… ovviamente con le opportune modifiche e aggiustamenti

    1. Francesco Cerchio

      Assolutamente si! La Ghost è la classica tuttofare, con manubrio Drop.Come tutte le Surly è superversatile e si può allestire in modi diversi, in funzione dell’uso che si vuole fare. A volte basta cambiare le gomme e già si ottengono dei miglioramenti notevoli.

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