Redshift serie Pro: attacco e reggisella superleggeri

RedShift ShockStop

Dopo la versione Pro dell’attacco manubrio Redshift, sono arrivati i primi esemplari del reggisella ammortizzato in versione alleggerita, lo ShockStop PRO RT.

RedShift ShockStop

Questi due prodotti sono stati progettati dagli ingegneri di RedShift per un utilizzo Gravel e Stradale, per eliminare le vibrazioni ad alta frequenza della ghiaia e smorzare gli urti di buche e spaccature dell’asfalto, in modo da rendere più confortevole il pedalare su strade in cattive condizioni. Due prodotti che si stanno rivelando veramente eccezionali, soprattutto per chi passa molte ore in sella, come avviene durante un viaggio o nell’affrontare un Trail fuoristrada. Dopo oltre due anni di presenza sul mercato possiamo confermare la validità di questi prodotti, che ora hanno due fratelli alleggeriti e ottimizzati per le prestazioni!

Attacco manubrio ShockStop PRO

L’attacco manubrio ShockStop in versione PRO ha una riduzione di peso del 15% rispetto alla versione standard, grazie ad una lavorazione CNC più approfondita e all’adozione di 6 bellissime viti in titanio brunito, che sostituiscono quelle in acciaio. Anche le finiture esterne sono diverse, con una verniciatura nera lucida molto elegante che esalta la forma squadrata del corpo del’attacco. Per il resto il funzionamento rimane il medesimo del modello Standard, con un design molto semplice. L’estensione è infulcrata su un cuscinetto fissato al morsetto dello sterzo, con la sospensione controllata da elastomeri posti all’interno. La costruzione consente di capovolgere l’attacco, utilizzandolo nell’orientamento di +6° o -6°. La modifica dell’assorbimento è relativamente semplice, anche se richiede di rimuovere il manubrio per accedere all’interno. Infatti dietro al frontalino e al manubrio, troverai due elastomeri che controllano la sospensione. Insieme all’attacco, riceverai cinque diversi elastomeri con diverse rigidità. Combinando questi in modi diversi, potrai regolare la rigidità in incrementi di 10 kg (di peso corporeo) in base alle tue esigenze.RedShift ShockStop

Quindi grazie ai due elastomeri interni, disponibili in 5 diverse durezze, è possibile tarare il livello di assorbimento delle vibrazioni e degli urti in base al peso del ciclista e al tipo di manubrio utilizzato (Drop Bar o Flat). Una volta trovata la tua combinazione preferita, che garantisce 20mm di assorbimento, l’attacco non deve essere più toccato e continua a svolgere il suo lavoro senza quasi farsi notare.

L’attacco manubrio Redshift ShockStop PRO è disponibile in lunghezze da 90mm fino a 120mm.

Test ShockStop Stem

L’attacco manubrio si installa come un normale attacco e la versione Pro viene fornito di serie con gli elastomeri per un Rider di 70 kg di peso. Il primo tester da 65 kg ha mantenuto questa combinazione di elastomeri per una prima uscita lunga su bicicletta gravel in acciaio con manubrio con Flare medio e larghezza 44cm. Quando si impugnano le estremità basse del manubrio Drop, si nota subito che l’attacco manubrio non è completamente rigido verticalmente, ma allo stesso tempo non oscilla minimamente e si nota appena un’abbassamento poco evidente quando si scende dalla sella o si frena bruscamente. La rigidità torsionale è molto buona e anche durante uno sprint con lo Shockstop montato, il manubrio è sembrato molto simile al normale.

RedShift ShockStop

Lo ShockStop funziona in modo quasi impercettibile, annullando gli urti improvvisi e levigando efficacemente le superfici rese ruvide dalla ghiaia. Il primo tester, dopo il primo giro, ha trovato l’impostazione consigliata un po’ troppo dura e non completamente effettiva, come già sperimentato precedentemente sulla versione Standard, quindi ha deciso di regolarla in base alle sue preferenze inserendo un elastomero più morbido (giallo, per una combinazione indicata da 60kg).

Con questa combinazione più morbida si ha un maggior assorbimento degli urti e delle microvibrazioni sulla ghiaia, e l’attacco diventa effettivamente molto comodo per le mani, anche dopo molti chilometri.

Abbiamo fornito l’attacco manubrio ad un secondo tester, taglia media ma di un peso di 70 kg, con bicicletta Gravel in carbonio e manubrio medio flare da 46cm, con grossi problemi ad entrambi i polsi per una vecchia frattura. Il risultato è stato di nuovo molto positivo, i dolori ai polsi si sono attenuati, anche in giri molto lunghi (sopra i 100 km) e la stanchezza alle mani drasticamente diminuita. Anche sull’asfalto l’attacco Redshift va molto bene, assorbendo le irregolarità e le depressioni che spesso caratterizzano le nostre strade.

Pedalando invece su superfici di ghiaia dura e compatta a circa 30 km all’ora tenendo le mani nel drop, gli avambracci oscillavano ritmicamente, ma posizionando le mani sulla leva freno invece si vedono vibrare in maniera più evidente. La presa bassa con questo attacco è decisamente molto più comoda che con un attacco normale.

RedShift ShockStop

Reggisella ShockStop PRO RT

Il reggisella Redshift ShockStop PRO RT invece presenta differenze sostanziali rispetto al modello Standard, e anche il risparmio di peso è significativo, ben 130 grammi in meno!

Infatti la versione standard utilizza una molla in acciaio, (due se si vuole indurire la risposta per chi pesa più di 80 kg) che può essere precaricata per regolarne la risposta con un pomello posto nella parte più bassa e indicizzato da 1 a 5. Il reggisella standard, di diametro 27,2, offre 35mm di assorbimento. La versione PRO RT ha una costruzione esternamente simile, con i due parallelogrammi che attutiscono gli urti, i perni di scorrimento sono cavi per alleggerirli, ma all’interno utilizza invece degli elastomeri, simili a quelli dell’attaco manubrio per offrire 20mm di assorbimento. La versione PRO RT del reggisella ammortizzato RedShift ha quindi un feeling più fermo, che viene definito Racing.

RedShift ShockStop

Redshift ha testato la durezza degli elastomeri in modo che siano funzionali al peso del 90% dei ciclisti, senza dover fare alcuna regolazione, anche in funzione della corsa più corta del reggisella in versione PRO.

Per tenere conto dell’abbassamento naturale una volta seduti in sella, Redshift suggerisce di posizionare la sella 5 mm più avanti del normale e 6 mm più in alto.

Test ShockStop PRO RT

Dopo i primi test abbiamo notato che per compensare il naturale abbassamento della parte posteriore della sella, conviene regolare l’inclinazione con il naso che punta decisamente in basso, in modo che, soprattutto in salita la sella risulti piatta e non abbia punti di pressione indesiderati nella parte anteriore.

Utilizzando il reggisella Redshift bisogna ammettere che il 90% delle volte non si ha la sensazione che la sospensione faccia il suo lavoro (anche se sicuramente si muoveva guardando in basso verso la sella). Inoltre, non si avverte alcun rimbalzo durante la fase di pedalata più energica e ritmica. Uno dei nostri tester ha riscontrato un problema, con l’abbinamento con la propria sella. La sella in questione è la Brooks C17, una sella molto comoda che può muoversi molto per offrire da sola un certo effetto di sospensione. Quindi, abbinandola ad una  configurazione del reggisella a sospensione, la scocca della sella Brooks tende a muoversi molto, troppo per il tester che non riusciva a trovarsi comodo. Cambiando la sella con una più rigida (Prologo Scratch RS) la strana sensazione di eccessiva morbidezza è scomparsa: quindi il consiglio che vi diamo è di abbinare il reggisella Redshift Suspension (come tutti i reggisella ammortizzati) alle selle più solide.

RedShift ShockStop

Il reggisella Redshift Shockstop PRO RT è sicuramente molto più leggero di quello standard e si sente subito tenendolo in mano. La sua funzionalità è chiaramente ridotta sia come escursione che come possibilità di regolazione, che, soprattutto per i ciclisti leggeri tra 60 e 70 kg, forse è un po’ dura e meno efficace. Lo smorzamento delle vibrazioni funziona molto bene ad “alte frequenze”, ovvero quando si pedala ad alta velocità (sopra i 30 km/h su sterrati compatti o mediamente corrugati o pietrosi). In queste situazioni, rimanendo ben seduti sulla sella si ha la sensazione di galleggiare sul terreno e anche i piccoli avvallamenti vengono molto attutiti in favore della velocità. Bisogna riabituarsi a mantenere sempre il contatto con la sella, senza alleggerire il peso, in modo da sfruttare pienamente l’effetto ammortizzante del reggisella Redshift, le prime volte non viene naturale, ma con la pratica si impara ad apprezzarne la comodità, soprattutto nei giri molto lunghi. Quindi rispetto alla versione standard il lavoro del regisella si avverte molto meno, ma sicuramente filtra le vibrazioni in modo efficace e che quasi non si nota.

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